Tra gli interpreti più importanti della scena fine dining di Bangkok c’è ThiTid Tassanakajohn, aka chef Ton, un signore laureato in Economia, travolto dalla passione della cucina dopo un mese di lavoro in banca. In poco meno di un decennio mette in piedi un piccolo impero di 8 ristoranti e un centinaio di dipendenti tra la metropoli di casa, ma anche Taipei, Manila, Hong Kong.
LeDu, “stagioni” in Tailandese, una stella Michelin e già miglior ristorante d’Asia 50Best, è l’ammiraglia della flotta: Ton e il fratello Tam fanno di tutto per dare un volto contemporaneo a una tradizione con una forte impronta ittica, pesce d’acqua dolce incluso: dai piccoli pescatori («che raccolgono solo all’amo») arrivano Banana prawn, Golden Snapper, moeche di granchio blu. E questi saranno guarniti con la quintessenza della grammatica thai: grande incidenza del fruttato e floreale, piccantezze e fermentazioni dosate, sticky rice.
Sono esplorazioni che non si fermano al mare o ai dintorni della megalopoli ma sondano anche le tradizioni dell’entroterra con specialità come khao-soi, zuppa specialità di Chang Mai/Laos.
laurea in Filosofia, coordina i contenuti della Guida ai Ristoranti di Identità Golose, collabora con varie testate e tiene lezioni di gastronomia presso scuole e università. Instagram @gabrielezanatt
+66972935549
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