Se la massiccia casa alle porte di Merano ricorda i fasti delle birrerie e del turismo mitteleuropeo di quasi due secoli fa, la cucina che realizza Luis Haller sia nel ristorante tradizionale che nella stube gourmet, non ha nulla di desueto né di nostalgico. L’ingombrante marchio della Forst e della tradizione birraia che rappresenta non ha impedito allo chef originario della Val Passiria di far prevalere le sue idee e la sua esperienza traducendo la tradizione in innovazione.
Territorio e gusto internazionale. Un gioco che si traduce in tante piccole sorprese che sia lo chef che il maître e sommelier vivono sempre più in scioltezza senza l’affanno dei premi pur mietuti in questi ultimi due anni. Una serenità che si riflette anche in cucina da cui escono piatti sempre più armoniosi come la memorabile perla di meringa al carbone con medaglione di foie gras e gelatina di mela cotogna o lo scampo selvatico fiammeggiato su crema di funghi porcini con radice di prezzemolo o, ancora, l’eccellente sella di capriolo tirolese profumata al ginepro e mirtilli selvatici. Una gran bella carta dei vini (non sono presenti le birre di casa) compendia il tutto.
non è un pr, non è un influencer. Da 25 anni cerca semplicemente di fare giornalismo e critica enogastronomia
Ristorante con camere
non è un pr, non è un influencer. Da 25 anni cerca semplicemente di fare giornalismo e critica enogastronomia