«La mia cucina si basa su una minuziosa ricerca e un rapporto sinergico con fornitori unici, ai quali pongo estrema attenzione e valore». È il manifesto di Fabrizio Borraccino, executive chef del Four Seasons Hotel Milano, la storica dimora nel cuore del Quadrilatero della Moda del marchio canadese, riaperto dopo il restyling firmato da Patricia Urquiola.
Alla guida del Ristorante Zelo, nella sua duplice identità, di giorno è Zelo Bistrot, lo chef abruzzese porta avanti una cucina autentica e contemporanea, che recupera i sapori della memoria ma si rinnova sempre. Italianità, il rapporto con i produttori, l’ingrediente al centro sono i capisaldi della sua cucina, insieme a stagionalità, freschezza e sostenibilità garanzia di un viaggio sensoriale attraverso l’Italia che profuma di erbe aromatiche e porta dritto nell’albergo milanese: «Il Four Seasons di Milano mi ha colpito perché mi ricorda il luogo dove ho cominciato, nel Chianti, in un convento dell’anno Mille, dove i monaci avevano un orto in cui coltivavano le erbe».
Il paniere di prodotti è ricco e genuino, rigorosamente nostrano. Tra i primi piatti, Linguina Gentile, crudo di granchio, ostrica e caviale Calvisius; Maccheroncello al ragu di faraona “Moncucco” 32, puntarelle di cicoria, pecorino di Pienza e tartufo nero uncinato; Carnaroli Gallo Gran Riserva, Piselli, Robiola di capra, capperi e limone candito. Tra i secondi, Agnello biologico della Valle del Sagittario brasato con bietoline e pure di patate; Pazzogna del Tirreno al vapore, calamaretti, agretti e salsa alla mugnaia.
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Ristorante con camere
giornalista professionista, è consulente di Identità Golose, vice direttore di The CUBE Magazine e collaboratrice di Turismo&Attualità, Marco Polo. Autrice di Guide e di libri editi da WhiteStar