Filippo Battistello, lo chef, ha una conoscenza unica del pesce, maturata anche sulle barche e affinata con passione e tecnica da piccolo chimico, che l'ha portato a gestire la cella dry aged in maniera tale da sublimare il gusto dei pesci frollati di grossa pezzatura, con attenzione alla materia prima e al non spreco. Qui dei pesci si utilizza tutto, dalle interiora alla pelle, nulla viene gettato e tutto a vantaggio del gusto, intenso, pieno, equilibrato, di mare.
A dargli una mano il patron del ristorante, Stefano Dalla Valle, che ha avuto la lungimiranza di valorizzare il giovane talento. Un tonno rosso dell'Adriatico ikejime o un branzino o un altro pesce di grosso taglio frollato con maestria, concentra il gusto, si intenerisce e sviluppa sentori incredibili. Due i menu degustazione, con il "Mare Nostrum" che è un po' la summa del ristorante e una carta con varie proposte classiche per chi non vuole sperimentare troppo e si "accontenta" di un crudo da favola, di una insalata di mare da lacrime o di un fritto asciutto e croccante. Carta vini in evoluzione, servizio nella norma.
cronista de Il Giornale di Vicenza, responsabile della redazione enogastronomica. Ama cucinare per gli amici bevendo una buona bottiglia di vino, viaggiare in moto e in camper e fotografare.
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Tavoli all’aperto
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