In ladino cocun vuol dire tappo. Non poteva esserci nome più appropriato per un ristorante la cui filosofia - il cui concept, se vogliamo usare un inglesismo superfluo - non parte dalla cucina, bensì dalla cantina. Jan Clemens Wieser ha ereditato dal padre la passione per i vini naturali e ha creato nelle cantine dell'hotel Ciasa Salares, di proprietà della famiglia, un locale giovane tanto nello staff - il più "anziano" ha 28 anni - quanto nell'impostazione.
Quasi 2mila bottiglie, di cui la maggior parte afferente all'universo naturale, e un menu divertente nella sua imprevedibilità firmato dallo chef Christian Sainato. Particolarmente godibili i piatti dedicati al vegetale come la Royale di topinambur, cardoncello, nocciole e tartufo nero, e al pesce di lago, come il Luccioperca con carciofo aioli e carota.
Ma finita la cena ci si diverte ancora di più con la Nida ("latticello" in ladino), la stanza dei formaggi, la Nodla ("Nocciola") staza del cioccolato, e una stanza segreta dei superalcolici. Il servizio mette al bando i formalismi e permette di costruirsi una cena su misura e scoprire una cantina dalla profondità davvero straordinaria.
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Ristorante con camere
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