L'insegna, oggi bistellata, nasce nel 2007. Dapprima con seguito solo locale, ha conosciuto i primi clienti stranieri (i gaijin) solo dieci anni dopo, con l'inserimento in quella guida Asia’s 50 Best Restaurants che nel 2022 l'ha addirittura piazzata al primo posto fra i ristoranti asiatici.
A vincere è stata la tradizione kaiseki rivisitata, reinventata e aggiornata con ironia e fantasia dal quantatreenne chef Zaiyu Hasegawa (grande fan del nostro Enrico Crippa, Piazza Duomo di Alba), dove classica stagionalità dei prodotti e menu tipo tapas vengono destrutturati e contaminati da ingredienti e ricette occidentali. I risultati sono insoliti e innovativi: un dessert (il monaka) presentato come antipasto, con foie gras invece della pasta di azuki, il DENtucky Fried Chicken con ala di pollo tebasaki (glassata in salsa dolce) ripiena di riso e mandorle. O ancora, l'insalata mista di stagione, cotta e cruda, con tanto di croccanti formiche fritte.
Si finisce col cappuccio: un budino caramellato in tazzina, più schiuma di tartufo. Il tutto in un ambiente alla mano, con ampia tavola comune davanti alla cucina aperta, ma solo per una ventina di clienti.
curioso e instancabile cittadino del mondo, come critico/giornalista prima di musica e poi di enogastronomia (La Stampa, Panorama, L'Espresso, Guida ai Ristoranti L'Espresso). Si diverte ad abbinare il giusto sound a vini, piatti, cantine, spa, hotel, nei panni di music designer e sound sommelier (psmusicdesign.it).
curioso e instancabile cittadino del mondo, come critico/giornalista prima di musica e poi di enogastronomia (La Stampa, Panorama, L'Espresso, Guida ai Ristoranti L'Espresso). Si diverte ad abbinare il giusto sound a vini, piatti, cantine, spa, hotel, nei panni di music designer e sound sommelier (psmusicdesign.it).