La Boqueria di Barcellona la conoscono tutti, o quasi. Un mercato diventato (meritatamente) una delle cartoline più note e condivise della città, che però non ha perso la capacità di essere rappresentativo, autentico, frequentato anche dai locali. Da qualche anno è diventata anche una meta ambita per molti appassionati gourmet, grazie al lavoro di Arnau Muñío, chef catalano che dopo essersi dedicato per molti anni al fine dining, in particolare come braccio destro di Carles Abellán per un decennio, ha deciso di abbandonare impiattamenti e formalità per imboccare un percorso diverso, aprendo a fine 2018, proprio nella cornice esterna dello storico mercato, questa insegna.
Il rapporto con lo chef e la sua piccola squadra è più che "diretto", soprattutto se, come noi consiglieremmo, non si scelgono i pochi tavoli all'esterno, affacciati sul mercato, ma uno dei nove coperti all'interno, appollaiati invece sul banco di cucina, dove nascono i piatti del menu che cambia quotidianamente, potendo così osservare le preparazioni, i tagli, le cotture espresse, le stratificazioni di gusti e consistenze che si assaggeranno di lì a poco. Al centro c'è sempre il prodotto, come è giusto che accada in un mercato. C'è quindi molta Catalogna nelle materie prime e altrettanta Asia nelle preparazioni, nelle salse, nelle sfumature aromatiche.
Ad accompagnare le portate, una carta dei vini di grande intelligenza, che unisce proposte naturali ricercate ad altre più rassicuranti e convenzionali, riuscendo ad accontentare palati diversi, con ricarichi molto onesti.
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Tavoli all’aperto
giornalista milanese nato nel 1976, a 8 anni gli hanno regalato un disco di Springsteen e non si è più ripreso. Musica e gastronomia sono le sue passioni. Autore e conduttore di Radio Popolare dal 1997, dal 2014 nella redazione di Identità Golose.
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