Si chiama Luce, il ristorante di questo recente boutique hotel di particolare stile e ospitalità ottenuto dal restauro di una palazzina d’epoca alla fine del lato nord del porto di Trani, verso la spettacolare cattedrale e a due passi dalla cappella dei Templari, dove si narra che ricevessero l’ultima benedizione i cavalieri in marcia verso Otranto e infine la Terrasanta.
Vincenzo Dinatale è approdato qui dopo esperienze di rilievo, che sono il suo bagaglio culturale che si unisce agli ingredienti di Puglia. La cucina del Luce è sicuramente una delle più contemporanee del meridione d’Italia, costruita attorno al mantra dell’utilizzo di ogni parte possibile della materia prima, sempre di grandissima qualità. Oltre ai crudi di mare, eccellenti, nel menu troverete il pesce frollato del giorno, e preparazioni che denotano una grande tecnica, come l'Ombrina Corba Rossa arrostita in salsa bouillabaisse con cime di cola. Non perdete un assaggio dei Tubetto Ognissanti con zuppetta di gallinella frollata, crema di fagioli cannellini, polvere di rapa rossa e dello Spaghetto cacio, pepe e cozze pelose. La cantina è senza dubbio una delle più interessanti della regione.
articolo a cura degli autori di Identità Golose
(nella foto: "Ravioli alle erbe e rapa bianca" di Antonia Klugmann, piatto simbolo del congresso di Identità Milano 2024)
+3908831970320
Ristorante con camere
Tavoli all’aperto
+3908831970320
articolo a cura degli autori di Identità Golose
(nella foto: "Ravioli alle erbe e rapa bianca" di Antonia Klugmann, piatto simbolo del congresso di Identità Milano 2024)