Figlio della liasion tra l’imprenditore Emanuele Nigro e lo chef scuola Aimo e Nadia Riccardo Orfino Alice è un frequentatissimo “Italian seafood & lobster bar”, nato in piena pandemia dalle ceneri di uno storico ristorante italiano.
Orfino porta sempre con se quell'ossessione per la qualità della materia prima ineccepibile, ereditata da Aimo Moroni. Tutte le mattine di lunedì, mercoledì, venerdì e sabato lo trovate al farmer’s market di Union Square a cercare il meglio dagli agricoltori, a fermarsi a confrontarsi con i colleghi come Stefano Secchi (chef di Rezdora), un altro ragazzo che tiene alta la bandiera tricolore a Manhattan.
Se ostriche e crudi di mare italiani aprono le danze, poi entra in gioco la cucina cucinata: tra i piatti più apprezzati annoveriamo gli Agnolotti cacio e pepe e le Orecchiette astice e burrata. C’è anche una curiosa versione della Tagliatelle alla Bolognese, con pesce spada e l’Halibut è associato in modo felice al cavolo brasato, mela locale e pesto di rucola. Si pasteggia a vini ma anche a cocktail.
articolo a cura degli autori di Identità Golose
(nella foto: "Ravioli alle erbe e rapa bianca" di Antonia Klugmann, piatto simbolo del congresso di Identità Milano 2024)
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articolo a cura degli autori di Identità Golose
(nella foto: "Ravioli alle erbe e rapa bianca" di Antonia Klugmann, piatto simbolo del congresso di Identità Milano 2024)