E' stata doppiata anche la boa della seconda stagione per l'Osteria di Torre a Cona. Gli inizi caratterizzati dall'incertezza legati alla conclusione della pandemia. Ma i "capitani di lungo corso" Maria Probst e Cristian Santandrea con la loro esperienza, competenza e professionalità hanno schivato facilmente gli ostacoli.
Hanno contribuito anche la bellezza della magnifica villa, austera ma di impatto, un panorama da cartolina, capace di incantare ma non stucchevole, la dislocazione stessa del ristorante ricavato in quella che era la "Limonaia", giardini e arredi di gusto sommesso ma che hanno contribuito a far sì che ne venisse fuori un' immagine di stile. Uno stile, non gridato, non esibito ma legato a alcune parole chiave: eleganza semplice, contemporaneità e relax.
Tutto ciò si traduce anche tavola, in un menu ispirato alla tradizione toscana, con ingredienti locali e piatti appaganti e divertenti: “Vogliamo proporre una cucina accurata e concreta – raccontano Maria Probst e Cristian Santandrea, da sempre legati alla ricerca di materie prime del territorio – in sintonia con questo momento storico. L’idea è offrire un ventaglio di proposte in continua evoluzione: pochi ingredienti, lavorazioni leggere, sapori veraci”. Da sottolineare la presenza di pecora e coniglio arrosto, due carni solitamente poco presenti nei menu. "Bisogna provare a inventare una tavola diversa" dice Niccolò Rossi di Montelera "Maria e Cristian hanno l’esperienza e l’immaginazione per esplorare queste nuove strade”.
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Ristorante con camere
Tavoli all’aperto
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autore e conduttore televisivo e radiofonico, uno di quelli colpevoli di aver riportato il cibo in tv nell'era corrente. Ama molto la cultura, la storia e il costume, non solo in ambito gastronomico. La fotografia è una delle sue passioni attuali