Osteria alla Concorrenza

L’Osteria è ragion d’essere per eccellenza dell’oste, figura tutt’altro che mitologica nell’antro di Via Melzo al 12, Alla Concorrenza: è luogo eccezionale, nel senso di essere originale eccezione nella folla di insegne che promettono “a”, e incarnano “b”. E l’oste del caso è Enricomaria Porta, locandiere fino al midollo, con tanto di grembiule e laccio in vita, maniche rimboccate di una camicia a quadri e quel fare cortese, ma non ingannatore, accogliente, ma senza galanterie, al naturale, dispensa storie e consigli e serve soprattutto la sua compagnia, condimento di ogni sosta goduta alla Concorrenza. Qui i viandanti, accomodati al tavolo o al banco, ma anche sparpagliati sul pavé, un calice, ma una bottiglia pure, li gustano volentieri, per ristorare propriamente gli animi, e volendo pure lo stomaco.

Senza sprofondare nella larga corrente del bistrot o trame fuorivianti di labirintici menu, qui la selezione di bocconi è la cronaca succulenta di una lavagna. Perché alla Concorrenza, ci si arriva soprattutto per bere vini buoni, viniscelti, nettari di semplici vignaioli che prediligono il saper fare, alla chimica artificiale. Senza deludere fame atavica alcuna: nervetti, fave in camicia, una giardiniera grossa e croccante, crostoni memorabili incoronate da tartare succose. Passa così il tempo alla Concorrenza, luogo di sostanza e incontro, creatura riuscitissima del trio (Diego) Rossi – Porta - (Joseph)Khattabi.

Chi vuol esser lieto sia, del doman non c’è certezza, ma a Milano c’è Concorrenza!

Marialuisa Iannuzzi

classe 1991. Irpina. Si laurea in Lingue e poi in Studi Internazionali, ma segue il cuore e nella New Forest (Regno Unito) nasce il suo amore per l'hospitality. Quello per il cibo è acceso da sempre. Dopo aver curato l'accoglienza di Identità Golose Milano, oggi è narratrice di sapori per Identità Golose. Isa viaggia, assaggia. Tiene vive le sue sensazioni attraverso le parole.