È la novità più interessante della Milano ignara del fatto che da lì a poco avrebbe avuto a che fare col Covid; porta la firma di quel grande imprenditore della ristorazione che è Claudio Liu. È il bancone sushi ospitato nella stessa struttura di Aalto part of Iyo, vedi la scheda specifica: una ciliegina sulla torta, una gemma assoluta.
Iyo Omakaze si compone di poche sedute disposte a "elle" attorno a un bancone dietro al quale lavora il sushi master Masashi Suzuki, una carriera iniziata in patria («Di giorno ero garzone di cucina e spiavo il mestiere dei grandi maestri del sushi; la sera replicavo i medesimi gesti col pesce che acquistavo al mercato») e poi proseguita in Italia, dove si trova da un ventennio.
Abbiamo mangiato benissimo? Di più. L'intera esperienza è di assoluto livello e originalità. Compreso l'abbinamento; a curare la carta è d'altra parte un maestro come Savio Bina. «Questa è la concretizzazione di un sogno - dice Liu - Il primo Iyo, aperto nel 2006, ci ha dato enormi soddisfazioni, rappresenta le nostre radici; di pari passo è cresciuto il desiderio di aprire qualcosa che non esistesse ancora e fosse rappresentativo della grande cucina giapponese autentica», dell'omakase appunto.
Il percorso proposto mira infatti a essere il più possibile fedele al modello nipponico di riferimento, senza adattamenti "all'occidentale", benché qualche elemento venga pur variato, «ad esempio, preferisco usare il tonno rosso siciliano, che è fantastico. Ma per in resto non c'è alcuna altra contaminazione, è un Giappone senza compromessi». Ed eccezionale.
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classe 1974, giornalista professionista, si è a lungo occupato soprattutto di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa esattamente l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta sui viaggi e sulla buona tavola. Caporedattore di identitagolose.it