Siete appassionati di cucina ittica? Amate il mare e vi piacciono i pranzoni domenicali vicino alla costa? Abbondanti, gustosi, con pochi filtri? E' il momento di fare un passaggio a questo tipo di esperienza in versione 4.0: Da Lucio Trattoria. Sì, perchè Jacopo Ticchi ha sviluppato con l'aiuto dell'inarrestabile Enrico Gori un progetto visionario, sicuramente ispirato da esperienze internazionali come quella di Josh Niland, quindi con grande ricerca sulle frollature dei pesci, ma avendo sempre ben chiaro cosa significa essere nella capitale della Romagna e della "mangiata di pesce domenicale".
Attualmente Lucio ha casa dentro a un classico hotel da lungo mare di Rimini, tradizionale e confortevole, senza alcun segnale che faccia presagire l'asincronia della proposta del primo piano. Le celle di maturazione ospitano pesci di grossa taglia che passano tempi variabili in maturazione per evolvere la loro consistenza e il loro sapore. E mentre le frattaglie degli stessi entrano nel menu degustazione proposto, il grosso rimane disponibile per una classica cottura alla brace o al forno.
Alcuni diventano carpacci come il Muggine con il tuorlo d'uovo marinato e affumicato grattato a mo' di bottarga, oppure la ricciola o l'ombrina. Il mercato detta la proposta. Il degustazione è una vera festa in pochi passaggi, con una miriade di piatti da condividere idealmente partendo da un misto di antipasti crudi e di frattaglie cotte poi nel secondo atto, i secondi e un primo lussurioso come dessert. Rimini like no other!
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Tavoli all’aperto
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dopo una formazione scientifica si è sempre dedicato alla gastronomia: lavora da anni per l'Osteria Francescana, scrive per Dispensa, è tra i fondatori del progetto Postrivoro ed è curatore di Al Meni