Mangiare sentendosi a casa, anzi molto meglio che a casa. Felice Lo Basso – per gli amici Felix - mette in scena un ristorante intimo e riservato, che applica il concetto di omakase alla cucina mediterranea. Un lungo bancone con 12 posti che si affaccia direttamente sui fornelli, per restare immersi nella danza della preparazione dei piatti.
Il cuoco pugliese lavora con meticolosa attenzione e, nello stesso tempo, intrattiene gli ospiti con racconti e aneddoti, creando una piacevole atmosfera familiare. La tecnica? C’è tutta. Lo dimostrano piatti come lo Sgombro marinato con laccatura al salame chorizo, accompagnato da gettone di bieta e acciughe, il Roll di 12 varietà tra pesci e crostacei, arrotolati in foglie di shiso, cotti a bassa temperatura e conditi con olio al prezzemolo, la Sfera che sembra “ricamata” a base di albume d’uovo e Parmigiano, che racchiude i prodotti del bosco (purè di patate al tartufo, funghi e salsa boscaiola).
Ogni giorno il menu è diverso e secondo l’estro dello chef, che segue le disponibilità del mercato (12 portate a 180 euro). Ciò che resta sempre è il Mio riccio di mare, 5 ricci in uno, esplosione di mare, con granita alle alghe preparata con l’azoto e aculei commestibili fatti con grissini al nero di seppia. La sala è diretta con grazia da Barbara Senorer. Curiosità: il gorilla è l’animale guida di Lo Basso e lo troverete rappresentato sia nell’arredo che nei piatti.
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giornalista professionista e professore di Antropologia del Cibo all’Università Iulm di Milano. Collabora con Fine Dining Lovers e altre testate del settore food. È stata nominata Chevalier de Champagne ed è stata per tre anni Responsabile della parte giornalistica food di Expo Milano 2015