In un Nord Sardegna avaro di insegne gourmet, è bello poter puntare il navigatore direzione Tempio Pausania per scovarvi, in una viuzza del centro storico, sotto archi di pietra, la pizzeria di Massimo Bosco. Lui è un classe 1968 appassionato del suo lavoro, e che sforna qualità da tempo: «La mia passione per la ristorazione, o per meglio dire "ospitalità", è iniziata quando non esistevano le lavastoviglie, e facevo il lavapiatti. Una mattina mancava un cameriere e il mio datore di lavoro mi mandò in sala per portare delle bistecche. Mi ricorderò per sempre delle bistecche! Credo di avere sviluppato tutto quello che sono adesso per merito della necessità. Se non hai fame, non raggiungi degli obiettivi importanti».
Con gli anni ha fatto crescere sempre più la sua creatura, oggi pluripremiata. Le pizze di Bosco sono perlopiù tonde (ma anche al metro), con impasto leggero a base di farine emiliane e semole sarde. Anche i topping amano raccontare l'isola, ma non solo: quello della pizza Faber - come altre dedicata a Fabrizio De André - prevede ad esempio pomodorini, fiordilatte, salsiccia fresca locale, pesto alla genovese e melanzane fritte. Notevolissimi anche i suoi bocconcini di pasta fritti, conditi in modo a volte molto semplice (pomodoro e polpo), a volte più complesso (pancetta di Berchidda fritta, pecorino romano, asparago e carpaccio di tartufo nero).
La pizzeria di Bosco fa grande qualità e i risultati arrivano: anche durante i mesi di parziale lockdown, ha potuto macinare coperti, grazie ai tavoli disposti all'aperto, sotto i portici. Bene così.
+39079632494
Tavoli all'aperto
Delivery / Take away disponibile
+390796393012
articolo a cura degli autori Identità Golose