È diventato il salotto buono di Pavia: nel centro storico, è un grande locale di estrema eleganza, una sorta di gioiello Art Déco che nasconde tre anime, quella del Bistrot per pasti senza pensieri, il Fratellino per una pausa dolce o salata dalla colazione all’aperitivo serale, e poi il ristorante vero e proprio, giocato stilisticamente sulle note classiche del fine dining.
In cucina c’è il pugliese Valerio Tafuri, alfiere del menu che porta la firma di Andrea Ribaldone: i due procedono senza curarsi troppo del territorio, Pavia rimane fin troppo sullo sfondo, lasciando così completamente libera la loro verve creativa, per piatti che potremmo definire “italiani contemporanei”, raffinati e d’ottima fattura. Tecniche precise, cotture al punto, attenzione all’estetica: tra i nostri ultimi assaggi, notevole è stato Uovo, polline e fiori, intelligente variazione su un tema mainstream; geniale Volevo essere una capasanta, che fa parte del menu vegetale: daikon marinato e scottato, a prendere i connotati del mollusco, accompagnato da uva e asparagi di mare, mizuna, crema al latte e cipolle, olio al prezzemolo. Così dev’essere un trompe-l'œil veg: migliore dell’originale.
classe 1974, giornalista professionista, si è a lungo occupato soprattutto di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa esattamente l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta sui viaggi e sulla buona tavola. Caporedattore di identitagolose.it
+3903821803921
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