Certo, fa una certa impressione leggere, nelle note più stringate di google, che a Modena Casa Maria Luigia sia un bed & breakfast. In effetti i letti per la notte ci sono e la colazione il primo mattino anche. Ma tutto in una dimensione, secondo un progetto che è ben lontano dallo stereotipo del b&b a cui siamo abituati. E lì nella campagna a sud della città emiliana Massimo Bottura ha fissato l’altra Francescana affidandola a Jessica Rosval, una canadese in perfetta sintonia creativa con l’arcichef e con sua moglie Lara Gilmore che lì cura un orto unico.
Grazie a questa struttura, è come se l’Osteria Francescana avesse generato un suo alter ego più grande e ricco di verità a iniziare dalle stanze, una dozzina abbondante, e dalla Francescana bis, nel senso che i piatti simbolo della casa madre qui formano un menu degustazione di 9 portate, idea che libera via Stella dal suo passato. Penso alla Compressione di pasta e fagioli, alle Cinque stagionature del Parmigiano Reggiano, alla Parte croccante della lasagna fino al Camouflage.
Però questa villa di campagna ospita anche il futuro che uno pochi anni fa faticava a immaginarsi e che, in fondo da poco, ha preso completa forma e forza grazie al mondo racchiuso nella mente della Rosval che riesce a sintetizzare in sé le radici nord-americane, il lungo presente italiano che è anche una estrema sensibilità nel dare un futuro da cuoche a donne in difficoltà. Poi per tutti Jessica è la signora della domenica, colei che dà vita al Sunday Tòla Dolza, un pranzo itinerante che ruota attorno all’universo delle braci ardenti.
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Tavoli all’aperto
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nato a Milano nel marzo 1955, al Giornale per 31 anni dividendosi tra sport e gastronomia, è ideatore e curatore dal 2004 di Identità Golose.
Twitter @oloapmarchi