La Campania è tutta un’impressione olfattiva; lo è soprattutto la sua cucina che anticipa al naso la bontà che poi si sprigiona sul palato. Intensa, oggetto in varie officine di sapori, di una rilettura più leggera e attuale, mai avara di densità gustative e sempre collegabile all’intoccabile tradizione, vuoi per ingredienti, vuoi per preparazioni.
Il Re Santi e Leoni a Nola si lascia guidare da queste indicazioni, tradotte in eleganza e una freschezza stilistica che tanto ci è piaciuta, merito dello chef Luigi Salomone, cuoco affezionato alla sua terra e che coltiva buona parte della sua esperienza proprio entro i confini campani al fianco di maestri quali, Francesco Sposito, Nino Di Costanzo, Paolo Barrale. In un contenitore di bianchi e neri alterni, la tavola si riempie di colore, di quella semplicità ancorata nel ricordo che, con immediatezza, conquista l’ospite e lo fa sentire a casa.
Salomone attinge dal mare e dalla terra, dalla cucina di casa e dall’orto, selezionando la forma più adatta per trasportare la memoria nel presente, quindi nel futuro. Registriamo, la persistenza dei profumi – il ragù servito con il servizio del pane, la cremosa cipolla dell’Uovo Miseria e Nobiltà; l’uso funzionale del pane che arricchisce ogni portata (briciole aromatizzate, gusci che ricoprono una spigola all’acqua pazza), facendosi ingrediente; i primi piatti sensazionali, vedi la Tagliatella al Caffè con gamberi rossi con leggere note floreali estratte dall’arancia.
Un luogo in cui la tradizione vive una nuova era e predilige nei sapori la dimensione della profondità.
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classe 1991. Irpina. Si laurea in Lingue e poi in Studi Internazionali, ma segue il cuore e nella New Forest (Regno Unito) nasce il suo amore per l'hospitality. Quello per il cibo è acceso da sempre. Dopo aver curato l'accoglienza di Identità Golose Milano, oggi è narratrice di sapori per Identità Golose. Isa viaggia, assaggia. Tiene vive le sue sensazioni attraverso le parole.