38 anni appena compiuti e un curriculum punteggiato di esperienze blasonate: al Four Season Hotel Milano sotto l'egida di Sergio Mei, al Restaurant La Romantica di Clichy e a Le Dune di Porto Cesareo. Poco prima della pandemia, la presa di posizione: è così che Cosimo Russo diventa anche il nome di un ristorante eponimo nella salentina di Leverano. A fiancheggiarlo, la compagna, e competente sommelier, Katia De Mitry.
La cucina di Russo è una cucina di stampo classico che, attorno a un ingrediente principale, ordisce una narrazione complessa anche per merito di attori comprimari importanti come gli scampi e la 'Nduja dei Tagliolini al burro montato. Ciò non deve indurre a pensare, tuttavia, che lo Chef non riconosca il valore delle gerarchie, e difatti il piatto va via via arricchendosi di elementi di valore, man mano che ci si addentra nel menù e su su fino ai dessert, che mai pagano lo scotto di sembrare semplici giustapposizioni invece che vere e proprie composizioni d'insieme. Intelligente, poi, la scelta di declamare, sin nel menù, la tecnica che presiede alla realizzazione delle carni, in particolare del polletto la cui carne fondente viene, appunto, "cotta da lontano".
Ma Cosimo Russo non esaudisce le sue virtù coi piatti, perché suo è anche un laboratorio di panificazione che gli consente di sfornare pane di tipo 1 integrale e multiceriale, grissini alla canapa, taralli pugliesi e crackers croccanti alla cipolla di Tropea non solo per i propri commensali, ma anche per gli esterni.
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Tavoli all’aperto
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folli amanti dell’alta cucina, in totale sono una ventina, sempre alla ricerca di emozioni. La causa? Un’irresistibile Passione Gourmet