Una ventata di novità, pur restando nel solco della tradizione, è registrata in cucina con l'arrivo, o meglio il ritorno a casa, di Federico Kratter; il quale dopo aver maturato varie esperienze nelle brigate di Giancarlo Morelli e Alain Ducasse si è messo a dirigere il team del ristorante di famiglia. Una cucina frizzante, proposta con fresca disinvoltura, una gran voglia di fare senza mai esagerare. Un'evoluzione quella che coinvolge tutta la famiglia Kratter che riesce a stupire anche i clienti più affezionati, avvolgendoli in un caloroso abbraccio.
Le cene e le degustazioni proposti nel Kaveau, è un'esperienza davvero unica e indimenticabile. Su un tavolo di legno massiccio, ideato per 8 persone, realizzato dalle sapienti mani di un artigiano si celebrano le occasioni speciali immersi e avvolti dai vini selezionati da Stefano Kratter, con oltre mille etichette, per la magior parte provenienti dal Friuli, Veneto e Trentino Alto Adige. Si comincia con il Carpaccio di cervo, marinato ai porcini, topinanbur, Crescione di montagna, pino mugo, Vellutata di cipolla, gialletti, porcini, fiori eduli e crostini di pane al cumino. Tra i primi da provare gli Agnolotti alla crème brûlèe di porro, pesto di rucola, mandorle e spuma di burro acido. C'è anche un menu degustazione con 6 portate a 95 euro (115 euro con abbinamento vini).
Il servizio è attento, preciso, gestito dal capofamiglia Paolo e sua moglie Irene, che guidano l'allegra brigata con la consueta eleganza. Nel 2023 il ristorante riapre a fine luglio per lavori di ristrutturazione.
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Tavoli all’aperto
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per lungo tempo redattore del Messaggero Veneto, divide la sua passione tra gastronomia e aviazione, soprattutto le Frecce tricolori