Non dev’essere semplice scompigliare le carte e riscrivere standard di luoghi che sono stati a lungo definiti da tavole di tradizione, ancorati a un’idea di cibo e accoglienza marcatamente turistica e a qualche paura d’evolvere di troppo. Ma è possibile fare piccole rivoluzioni lavorando su sfumature e dettagli. Smussando, ricalibrando.
Filippo De Sanctis, terza generazione di ristoratori/albergatori molto noti da queste parti, ha preso il timone di Essenza nel 2014, poco più che trentenne. Era il locale del nonno, di quelli che hanno contribuito alla celebrità di questo tratto di litorale. Formula semplice: un ristorantino che sa il fatto suo, una terrazza a strapiombo su un mare che più azzurro non si può, sulla bellissima costa dei trabocchi. A tavola: il meglio che arriva dall’acqua, ma anche dagli artigiani del gusto qui intorno. La loro crescita recente arriva da duro lavoro e una profonda riflessione su se stessi.
Filippo è un padrone di casa vecchia maniera: affabile, istrionico, preparatissimo. La sala ce l’ha in pugno. In cucina s’è scelto un alter ego contrario e complementare: Francesco D’Angelo, al suo fianco da sempre, cuoco schivo quanto basta ma capace di scintille di grande personalità. Insieme hanno fatto esperienze, interiorizzato consapevolezze. Poi hanno messo a fuoco il proprio percorso. Azzerato. E sono ripartiti, impostando un bel cambio di ritmo e una sequenza di proposte gastronomiche sincere, golose, equilibrate e in armonia con il mare. A Essenza si respira aria di ordinaria straordinarietà. E di ulteriori margini di miglioramento già nel mirino.
+39087261213
Tavoli all'aperto
+3495857483
abruzzese, classe 1979, innamorato dei cucchiai di Totti e della barbabietola di Colagreco. Da tempo viaggia alla ricerca di buone storie da raccontare: di territori e ingredienti, di produttori e cuochi. Hunter per propensione, vive la certezza che gli artigiani salveranno il mondo