Giulianova si divide in parte alta e bassa, quest’ultima dominata da quel mare che abbracci con gli occhi affacciandoti dalla grande balconata panoramica, poco distante da dove si sviluppa il borgo antico. Aprudia è proprio qui, distante concettualmente da tutto ciò che vive entro e a ridosso dei confini cittadini, guidando i propri ospiti verso una nuova consapevolezza dello stare a tavola e, in particolare, dello stare a tavola a Giulianova.
Non troverete brodetti, né fasci di arrosticini, ma una cucina “di posizione” che si schiera, per esempio, a favore del benessere dei mari, anche a costo di non servire in piena stagione estiva (che coincide col fermopesca) del pesce, e preferire dunque le carni, i vegetali e la pasta fresca.
La coerenza è coerenza, ed è in quella zona luminosa senza compromessi che l’identità di Enzo Di Pasquale si eleva su ciò che è scontato, diventando sempre netto, mantenendo in equilibrio i sapori. Questo perché l’ospite ha il diritto di godere della tavola, senza che il piatto intimidisca.
Non esiste una sequenza lineare di piatti, bensì una disposizione logica dei sapori, e poco ci sarà da meravigliarsi se il primo piatto precede il passaggio ai dessert. Nel tempo, i sapori sono diventati più freschi e puliti, meno ruffiani; nascono per stratificazioni ragionate ed essenziali, o si schiudono, racchiusi com’erano in uno scrigno.
L’emozione da Aprudia è nelle temperature, nei rimandi orientali, nelle sfumature nostrane, in un mare sostenibili e nella libertà dell’essere.
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Tavoli all’aperto
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classe 1991. Irpina. Si laurea in Lingue e poi in Studi Internazionali, ma segue il cuore e nella New Forest (Regno Unito) nasce il suo amore per l'hospitality. Quello per il cibo è acceso da sempre. Dopo aver curato l'accoglienza di Identità Golose Milano, oggi è narratrice di sapori per Identità Golose. Isa viaggia, assaggia. Tiene vive le sue sensazioni attraverso le parole.