All’hotel Eurossola si ascoltano le storie dei Bartolucci, gente che da un paio di generazioni coccola i turisti, soprattutto svizzeri, che escono dalla stazione proprio di fronte. È misteriosamente classificato con le 3 stelle ma vale più di tanti altri di categoria superiore. I francesi, invece, sanno bene che chef Giorgio, prima di tornare nell’hotel di famiglia poco più di un decennio fa, ha fatto tanta gavetta nelle cucine dei grandi alberghi.
All’Atelier, ristorante con stella e fessura orizzontale sulla cucina a vista, vince una creatività “amabile”, cioè prodotti buoni, ragionati sul circondario e messi nel piatto con ordine: Cervo, topinambur, funghi e muschio; Plin XL alla grappa e Bettelmatt e, in autunno, un benedetto Sentiero di montagna percorso tra castagne, zucca, funghi e gelato al fieno. Si distingue per valore anche un menu vegetariano: Raviolo croccante agli agrumi, pistacchio e sorbetto al fico d'India o lo Gnocco ossolano con zucca, spugnole e castagne. Ogni stagione, naturalmente, si porta le sue delizie, ben accompagnate nel calice da Katia, moglie palermitana non pentita di Giorgio: «Sono qui da 20 anni, è l’amore…».
articolo a cura degli autori di Identità Golose
(nella foto: "Ravioli alle erbe e rapa bianca" di Antonia Klugmann, piatto simbolo del congresso di Identità Milano 2024)
+393466249050
Tavoli all’aperto
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articolo a cura degli autori di Identità Golose
(nella foto: "Ravioli alle erbe e rapa bianca" di Antonia Klugmann, piatto simbolo del congresso di Identità Milano 2024)