Tra i borghi della città ducale, di cui è noto l’attaccamento alla cucina tradizionale, ma che dal 2015 è pure città creativa Unesco per la gastronomia, batte un cuore di cucina contemporanea che interpreta gli ingredienti – non necessariamente afferenti al territorio – senza ossequi alla tipicità e senza nostalgia per i classici del luogo. La costruzione dei piatti è basata su pochi elementi, attraverso i quali si persegue, con successo, la stratificazione dei sapori.
Simone Devoti e Diego Sales vanno dritti per la loro strada, attenti a curare in ogni dettaglio il sensato numero di proposte in carta, molte delle quali sono disponibili in porzione ridotta. L’informalità del posto e la presenza del bancone all’ingresso, attorno al quale sorseggiare un aperitivo (spiccano i vini di piccoli produttori artigianali), mentre Ottavia Devoti si occupa anche della sala, sono due punti a favore in più.
autrice del libro Gli anni d'oro della cucina parmigiana, per l'Accademia Italiana della Cucina, collabora a “Gusto”, pagina golosa della Gazzetta di Parma
+39052558297
Tavoli all’aperto
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autrice del libro Gli anni d'oro della cucina parmigiana, per l'Accademia Italiana della Cucina, collabora a “Gusto”, pagina golosa della Gazzetta di Parma