Ottocentodieci come i km che separano Napoli, di dove sono originarie le sorelle-patron Annalisa e Veronica Magri, e Sannazzaro de' Burgondi, paesone agricolo e industriale insieme un po' sperso nella Bassa Lomellina. Ottocentodieci un po' anche come il numero di domande che s'affollano nella nostra testa: ma che ci fate qui, Annalisa e Veronica? Risposta: «Nostro padre ha un'impresa edile. Questa struttura l'ha costruita lui, riedificando quella di un caseificio» trasformato nel novembre 2010 in un hotel, l'Eridano. Il ristorante dell'albergo, Ottocentodieci appunto, sarebbe potuto essere uno dei tanti dimenticabili. Ma le Magri hanno voluto osare.
E hanno trovato lo chef giusto a Durazzo, Albania, dove il 29 agosto 1990 è nato Rigels Tepshi. Lui aveva 9 mesi quando i suoi arrivarono nel Belpaese; cresciuto con la cucina nel sangue, è partito dal basso, gavetta pura, per approdare poi a Milano al Trussardi alla Scala, prima sotto la guida di Luigi Taglienti e poi come sous di Roberto Conti, prima di diventare capopartita al Seta con Antonio Guida. Nell'ottobre 2018 il trasferimento a Sannazzaro.
Sfida mica da poco: bisognava trovare un equilibrio tra leggibilità dei piatti e qualità, armonia. Obiettivo centrato. Tepshi mostra talento: c'è esattezza nella proposta complessiva, che si dipana sviluppando l'asse tra Lomellina e Napoli - qui una suggestione territoriale, là un'altra mediterranea - e senza banali semplificazioni. Ci ha colpito la personalità, soprattutto quando dimostra di saper rileggere stilemi classici e molto abusati. Lo fa con originalità ed eleganza.
+390382997447
Ristorante con camere
Tavoli all'aperto
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classe 1974, giornalista professionista, si è a lungo occupato soprattutto di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa esattamente l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta sui viaggi e sulla buona tavola. Caporedattore di identitagolose.it