Ritualità, quel susseguirsi di gesti e formule che assumono valore tendendo alla trascendenza.
Ritualità che parte dal concreto per arrivare al pensiero. La cucina kaiseki di Hazama riconduce a tali premesse. Un percorso scandito da 4 o 7 tempi (dal Sakizuke al Mizumono). Il metronomo, Satoshi Hazama, oscillando tra sala e cucina crea un’armonia che non può che conquistare l’ospite nell’’intimità del luogo. Con l’umiltà che lo contraddistingue, Satoshi conduce il commensale piatto dopo piatto nel suo mondo.
Piatti che sono sì sostanza, ma frutto di gestualità, pensiero, tecnica, tanta tecnica. Ciascuno caratterizzato da una costante, la concentrazione del gusto. Non possiamo non citare il Filetto di nasello al vapore con il suo brodo, shitake, friggitelli e zest di limone. Un pesce così delicato da cui Hazama riesce a estrarre tutto ciò che può offrire, associandolo poi a elementi che lo elevano. Per non parlare del Riso al vapore, reso poi croccante nell’Hagama con mirin e soia, sgombro alla brace, cardoncelli, portobello, castagne ed erba cipollina. Tripudio di sapori elevato all’ennesima potenza che, con intensità e pungenza, lascia persistenza al palato e ricordo alla mente.
pugliese, classe 1995. Laurea in Traduzione Specialistica e Master in Food & Wine Communication all'università Iulm, è una globetrotter alla costante ricerca del prossimo piatto da assaggiare e del nuovo posto da scoprire. Instagram @federicalisi_12
+390238269862
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pugliese, classe 1995. Laurea in Traduzione Specialistica e Master in Food & Wine Communication all'università Iulm, è una globetrotter alla costante ricerca del prossimo piatto da assaggiare e del nuovo posto da scoprire. Instagram @federicalisi_12