Una corrispondenza tra cultura nobile e popolare, e tra Cristianesimo, che del resto siamo accanto al Duomo di Ragusa, e paganesimo: questa è l'esperienza offerta da Ciccio Sultano al Duomo, ristorante che si sta configurando come un vero e proprio polo di cultura materiale e immateriale siciliana.
Ciò si evince già dal nome dei suoi menù, come il luculliano Basileus Hyblon dove, oltre a esigere una certa propensione all'apprendimento, si richiede al commensale la sportività di accogliere, per ciascuna portata, una composizione di portate più piccole, servite in simultanea. Cosa che accade anche nel raffinatissimo Dominazioni siciliane, ove il tributo è alle popolazioni che, attirate dal magnetismo della Sicilia, vi hanno stanziato, innescando un processo di arricchimento reciproco. Così, pur lasciandone separati i confini, capiterà qui di assaggiare una vernacolare e avveniristica Pasta con le sarde che non teme di agghindarsi di strati tanto di carne quanto di pesce e con cuore di tonno: un elemento che basta da solo a fare da legame tra terra e mare, trascinando nel ventre più puro e recondito della Sicilia.
Curioso, poi, come anche il tempo, con la sua consueta suddivisione tra passato, presente e futuro, appaia cosa assai labile e relativa, al Duomo, dove pure il servizio di sala, preciso come un ingranaggio svizzero, sembra concepito appositamente per farlo dimenticare complice anche lo straordinario assist di Michela Vitale: la donna degli spiriti e dei vini, che concepirà per ogni ospite, e per ogni suo umore, un abbinamento edotto, empatico, emozionale.
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folli amanti dell’alta cucina, in totale sono una ventina, sempre alla ricerca di emozioni. La causa? Un’irresistibile Passione Gourmet