Il piatto è buono. «Non basta. La gente deve trovare un motivo per venire fin quassù. Devo riuscire a proporre piatti eccezionali!». Antonello Sardi è umile, entusiasta, ambizioso. Fa un lavoro incredibile: le stelle che brillano sul suo Virtuoso Gourmet son due (una rossa "classica", 2020; l'altra verde "sostenibile", 2021). Meritatissime. Siamo alla Tenuta Le Tre Virtù, country relais immerso in una natura meravigliosa, attorno nessun segno di antropizzazione; offre 7 suites, 6 ettari di parco, orto biologico, frutteto, uliveto e poi il pollaio per galline, polli e oche.
Ce n'è abbastanza per innervare di cose buone e autoprodotte la cucina. Ma Sardi ricerca anche chicche in ogni angolo di Toscana, «ho una quarantina di fornitori diversi», piccolissime produzioni d'eccellenza, ce n'è fin quando ce n'è, poi si passa alla successiva, l'importante è poter proporre sempre il meglio, cucinato a dovere.
Detto fatto: ovunque c'è esattezza nel gusto, un'impronta toscana senza didascalismi e declinata sull'eleganza, plasmata da un'ottima mano che tratta la materia prima con finezza, senza eccessi di sapore. Prendiamo il Risotto al Parmigiano Reggiano 24 mesi, cacciucco di chiocciole in umido, limone candito: vien da pensare a un piatto goloso, facile; invece sorprende perché è perfettamente armonico. E il Filetto di trota affumicato, asparagi grigliati: ha i suoi umori, un'affumicatura da manuale, i corretti contrappunti gustativi. Essenziale: ma in bocca ecco tutte le componenti aromatiche.
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Ristorante con camere
Tavoli all’aperto
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classe 1974, giornalista professionista, si è a lungo occupato soprattutto di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa esattamente l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta sui viaggi e sulla buona tavola. Caporedattore di identitagolose.it