Lo chef Giuseppe Francica ha sempre avuto le idee chiare. Maneggia padelle da quando aveva 15 anni e non ha mai pensato di fare alcun altro mestiere che non fosse quello del cuoco. Così, dopo la prima gavetta nella natia Calabria, iniziò giovanissimo a viaggiare in Itala e all'estero per affinare la tecnica e ampliare visioni e competenze: tra le tappe principali della sua formazione spiccano Villa Giulia a Gragnano, il C London di Cipriani e il Pollen Street Social a Londra. Quando giunse qui era un ventiquattrenne umile e allo stesso tempo determinato.
Stette per 6 anni al fianco di Donato Episcopo e quando questi partì per altri lidi, gli successe subito al timone della cucina. Senza voli pindarici e senza stravolgimenti, ha saputo sviluppare una proposta tutta sua: padroneggia con cognizione di causa i prodotti del territorio e gioca sull'armonia degli accostamenti per affinità o per contrasto. L'ambiente è ricco di fascino sia nella splendida corte esterna, sia nelle eleganti sale della villa dove si viene coccolati da un servizio preciso e puntuale, curato in prima persona dai fratelli Rosy e Giovanni Zanon, proprietari e grandi professionisti.
articolo a cura degli autori di Identità Golose
(nella foto: "Ravioli alle erbe e rapa bianca" di Antonia Klugmann, piatto simbolo del congresso di Identità Milano 2024)
+390423900561
Ristorante con camere
Tavoli all’aperto
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articolo a cura degli autori di Identità Golose
(nella foto: "Ravioli alle erbe e rapa bianca" di Antonia Klugmann, piatto simbolo del congresso di Identità Milano 2024)