Il calore della Sicilia (ma non solo) nel pieno centro di Milano. Stefania Lattuca, dopo una lunga collaborazione con lo chef siciliano Beppe Barone, ora "vola" da sola, affiancata da una giovane chef di 23 anni: Giada Bottarelli. Terrammare è tradizione sì, ma anche una buona dose di contaminazioni, visto che la nuova visione di cucina vuole aprirsi sempre di più alle innovazioni, alla ricerca, agli ingredienti e alle suggestioni dal mondo, senza mettere limiti o barriere.
Il ristorante è molto accogliente: sembra di essere saliti su una nave che ci porta lontano dal grigiore cittadino. Tra le novità Scampi al sale accompagnati da chutney di mango, radici dolci, la Capasanta glassata arricchita da un ristretto di cicale con scaglie di tonno, per continuare con la Battuta di fassona con bagna cauda e nocciole tostate.
Gustosi i primi, come i Fusilloni alla carbonara di mare e lo Spaghettone Benedetto Cavalieri burro, alici e gambero rosso. Si cala l'asso con i nuovi secondi, il Polpo con burrata e nduja, interessante abbinamento tra pesce e terra, e il Baccalà con crema di topinambur, foglie di bietola e rafano, bel gioco di consistenze. Si vola in Giappone con il Tataki di tonno (ma qui l'ingrediente è rigorosamente siciliano) e si torna al passato col Pollo Ficatum con mais soffiato.
Stefania Lattuca saprà guidarvi non solo nella scelta dei piatti ma anche attraverso un interessante percorso enologico: ha selezionato più 150 etichette dalla terra siciliana, oltre a vini italiani e ad alcune etichette di champagne che farano contenti gli appassionati.
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Tavoli all’aperto
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giornalista professionista e professore di Antropologia del Cibo all’Università Iulm di Milano. Ha collabora con Fine Dining Lovers e altre testate del settore food. È stata nominata Chevalier de Champagne ed è stata per tre anni Responsabile della parte giornalistica food di Expo Milano 2015