Io credo che Firenze abbia una tale immagine golosa che tutti la sceglierebbero come meta gastronomica, anche se non avesse quella ricca offerta di ristoranti e trattorie che da una parte ne celebrano la tradizione e la storia, dall'altra la ricchezza e la creatività. Quale che sia il tuo desiderio, caschi bene. E poi in anni vicini a noi il panorama si è arricchito, vedere l'hotel Brunelleschi che accoglie lo chef Rocco De Santis nel più antico edificio del capoluogo toscano, la torre bizantina della Pagliazza. Un luogo molto ma molto intimo, dove la sera è bello rifugiarsi e lasciare tutto fuori anche perché, a parte il piacere di isolarsi con una persona cara, la filosofia di De Santis e la cucina che ne consegue non è in perfetta linea con le ricette e le storie fiorentine e toscane.
Rocco è in viaggio costante tra Firenze e la regione tutt'attorno e la Campania natia e le sue radici, una bagaglio di esperienze reso ancora più forte e marcato dalla gavetta con figure della forza di Gennaro Esposito e Pino Lavarra. C'è logica e c'è memoria in questo ideale procedere su e giù lungo il Centro e Sud italiani. E poi è bello che in una città e in un territorio vi sia chi segue sentieri diversi. Le persone s'informano e poi decidono e perché negare piatti come le Linguine al burro di alghe, bergamotto, ricci e bottarga piuttosto che il Gambero rosso crudo, panzanella all'agro così come l'Agnello arrosto con il caprino del Mugello o il Piccione ai carboni, cavolo nero, mela Annurca e pastinaca. Un consiglio: cenate in coppia. Darà ancora più forza alle proposte in carta.
+3905527370
Ristorante con camere
Tavoli all'aperto
+390556580313
nato a Milano nel marzo 1955, al Giornale per 31 anni dividendosi tra sport e gastronomia, è ideatore e curatore dal 2004 di Identità Golose.
Twitter @oloapmarchi