Il ritorno a casa. Peter Brunel ha lasciato Firenze, il gruppo Ferragamo, la stella, per riabbracciare il suo Trentino: non la val di Fassa, la sua valle, ma l'alto Garda da dove viene la moglie. Una bella villa sul ciglio di una strada provinciale, per anni violentata da una vistosa insegna rossa che non invitiva certo a una sosta ha ora un giusta destinazione. Peter Brunel Ristorante Gourmet è la nuova insegna che non lascia dubbi sulle caratteristiche del ristorante che aperto nell'estate 2019 ha subito riscosso grande interesse.
Il ritorno è proprio nella zona dove nel 2003, a soli 28 anni, aveva conquistato la prima stella. Peter Brunel raggiunge così un'indipendenza cui aspirava da tempo. Da quando se n'è andato, la zona si è rivalutata, non sono più i surfisti tedeschi con i Westfalia ha dettare legge tra Torbole e Riva del Garda; l'offerta alberghiera si è evoluta e il turismo è sempre più internazionale. Insomma era il momento giusto per questa scelta. I locali sono stati completamente ristrutturati e divisi in più spazi: non solo sala, ma anche angoli per godersi un aperitivo, pittosto che per concludere la serata con un distillato.
C'è attenzione ai prodotti di eccellenza del territorio, che sono numerosi, ma l'impronta della cucina dello chef non è cambiata. Si ritrovano infatti i piatti iconici di Brunel come lo scenografico Ricordo di Lofoten che rammenta gli stocafissi appesi a essiccare o Riso del Cavolo, dove il risotto è cotto nell'estratto di cavolo capuccio. La carta dei dolci è curata da Loretta Fanella. Altri progetti in zona sono in cantiere.
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Tavoli all'aperto
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dopo 29 anni, ha lasciato la redazione sportiva di Mediaset e si gode la pensione dopo aver raccontato 16 Olimpiadi, 6 Coppe America di vela, le imprese di Tomba e Pellegrini. Ora collabora con Il Foglio sportivo e il sito oasport.it. Ha un'antica passione per il cibo: è "assaggiatore" di Identità Milano dalla prima edizione