Razzo è un locale nuovo, un po’ ristorante e un po’ bistrot. Moderno e giovane, informale, quasi punk per certi versi, ma che non stona con lo stile della via centrale che lo ospita.
Alla conduzione Nicolò Giugni, in cucina. Chef giovane, che prima di qui ha lavorato al Contraste di Milano, oltre che a Piano 35, il grattacielo Intesa di Torino. Con lui in sala e in cantina la conduzione la prende Davide Di Stefano, che racconta i piatti con il giusto garbo e i vini presenti in lista (naturali e soprattutto francesi), con grande competenza. Il locale ha una sola sala su via Andrea Doria, a pochi passi di distanza tra piazza Cavour e piazza Bodoni, per una ventina di fortunati ospiti. La cucina è dietro al muro a tinte pastello e si intravede la faccia dello chef solo da un piccolo pass.
Il menu corto con piatti intriganti, che sono un giusto mix di quinto quarto, prodotti artigianali, molluschi e svariate proteine animali. Dunque Ostrica alla brace e burro di nocciola; Panino al vapore, picanha, cipollotto e miso; Battuta di angus, garum di midollo e puntarelle; Tagliolino crema di ‘nduja e ricci di mare; Trippa gratinata alla raclette. I dolci ruotano con la medesima filosofia del resto del menù quindi possiamo assaggiare una Panna cotta che si crede un pomodoro e una Crema catalana al tartufo bianco.
Razzo è così, un posto per chi vuole sperimentare e provare sapori decisi, per chi vuole farsi abbracciare da un Bud Spencer che protegge la sala dall'alto di una stampa di Gianluca Cannizzo (a dire il vero con il dito medio alzato).
+390110201580
+39011850983
pensa che il giorno sia felice solo quando scopre un nuovo ristorante dove si mangia bene. Gastronomo per passione, abitante della combattiva Valle Susa, nel tempo che resta si occupa di politiche di welfare e di innovazione sociale