Lo stile del locale rappresenta in pieno la filosofia della cucina, offrendo ai clienti principalmente piatti di pesce, e non è un caso se l'edificio accanto un tempo ospitava il mercato del pesce del capoluogo friulano. È fresco di una consistente operazione di restyling l'ambiente del ristorante più antico della città affondando le radici nella storia, cominciata nel lontano 1849. Ora gli arredi sono molto contemporanei ed eleganti ma ciò che più impressiona è l'offerta del menu. In inverno si cena riscaldati da un caminetto sempre acceso, mentre nei mesi estivi ci si trova immersi nel dehor a godere il fresco.
I fratelli Sabinot (Massimiliano in cucina e Gianluca in sala) hanno costituito una squadra vincente, circondandosi di giovani promettenti. La tradizione marinara trova insoliti accostamenti, come il musetto (cotechino fatto con particolari tagli di carne del maiale) servito con tartara di gamberi scottati e salsa al cren (rafano). Uno dei piatti più interessanti sono i tortelli di pasta all'uovo ripieni di pecorino, sgombro affumicato e serviti su un brodo di cnoce. Superlativi anche i vini proposti dalla corposa carta.
per lungo tempo redattore del Messaggero Veneto, divide la sua passione tra gastronomia e aviazione, soprattutto le Frecce tricolori
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Tavoli all’aperto
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