Idee innovative, spiccata curiosità e anche il gusto di osare su molte preparazioni. Luca Zuterni non teme di andare oltre, come promette il luogo (una costruzione che sembra uscita da un catalogo di Frank Lloyd Wright ed è nascosta in un parco ai confini tra le province di Brescia e Cremona) e che, a seguire, certifica una cucina fatta di incroci, tecniche, azzardi, presentazioni impegnative e rimandi artistici in qualche modo ben legate alle esposizioni che di volta in volta occupano gli spazi del ristorante.
La Pedrera è un laboratorio in cui è facile perdersi per lasciarsi ammaliare da piatti con nomi apparentemente criptici quali Il Gatto e la Mortazza, con pesce gatto, mortadella, fagiolini e tosazu; La Pecora e il Lupo, con i mezzi occhi di lupo del Pastificio dei Campi di Gragnano, pecora bergamasca gigante, slinzega e soffritto liquido; oppure l'imponente teschio di Fuori di Testa, con cervella di vitello come se fosse un ragù, patate, cavoletto, kombucha al caffè e cipolle di Tropea.
Creatività spinta con alla base una materia prima che, quando non guarda a esotismi, passa attraverso i frutti della terra e i campi di famiglia che circondano il ristorante, al punto che qui non è difficile incontrare i genitori del cuoco impegnati a curare le coltivazioni dell'orto. Forse non c'è da stupirsi se la pagina web che introduce all'esperienza parla de La Pedrera come di un luogo nato da una psicosi di Luca Zuterni: certo è che qui si incontrano molte delle suggestioni che è facile trovare nella cucina contemporanea.
+393455422784
Tavoli all'aperto
Delivery / Take away disponibile
+
giornalista per riviste di turismo ed enogastronomia italiana, ama le diverse realtà della cucina internazionale e viaggiare