Nel cuore di Brescia, all’interno di palazzo Martinoni Caleppio, un ristorante che fa dell’impatto visivo un primo motivo della visita. Pareti affrescate, soffitti da museo, sale decisamente eleganti, grandi specchi dorati unita a motivi più giocosi, come l’animalier.
In questo contesto storico, la cucina, appena rinnovata, porta la firma dello chef bresciano Fabrizio Albini. Molti degli ingredienti utilizzati nel menu sono locali, ma la maggior parte dei piatti racconta una cucina di mare, con pesce fresco proveniente dal mercato di Milano. Per iniziare il pasto in modo goloso, potete partire con la Millefoglie di patate, tartare di scampi al naturale, caviale Calvisius (bresciano) e salsa al Franciacorta e con gli Gnocchi brasati ripieni di guancina, topinambur e tartufo nero.
Tra i secondi, la Vaporata di crostacei con astice, gamberi viola, mazzancolle e scampi maionese, e il Vitello alla brace con carciofo tartufo nero e cedro. La parte vegetale ha un tocco orientale col Broccolo alla brace, salsa di sarde fermentate di Montisola, il cui gusto viene reso più morbido grazie all’utilizzo del fungo koji. Il finale, però, resta intenso grazie al tipico formaggio bagoss. Tra i dolci, il Bossolà bresciano con crema e limoni e la Meringata al bergamotto. Carta vini da 450 etichette curata dal sommelier e responsabile di sala Davide Patruno.
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giornalista professionista e professore di Antropologia del Cibo all’Università Iulm di Milano. Ha collabora con Fine Dining Lovers e altre testate del settore food. È stata nominata Chevalier de Champagne ed è stata per tre anni Responsabile della parte giornalistica food di Expo Milano 2015