Cucina vegetale femminile plurale. Le chef Sara Nicolosi e Cinzia De Lauri, entrambe con esperienza al Joia di Pietro Leemann, affiancate dalla sous chef Caterina Perazzi, sono riuscite a creare, nel quartiere di Greco, una piccola oasi milanese all’insegna della cucina sostenibile e attenta a terra, territorio e stagioni. Ambiente informale con pochi coperti, ma che fa sentire a proprio agio, team gentile e tutto under trenta, per immergersi in un percorso creativo, colorato, curioso e interessante. Il menu cambia ogni mese, con due degustazioni: 4 portate a 45 euro o 6 portate a 60 euro. Tutti i piatti sono disponibili anche in versione vegan.
La prima portata si mangia sempre con le mani, per ritrovare un primordiale contatto col cibo. Ottimi la Ueno - omaggio al parco di Tokyo famoso per le magnifiche ninfee - cipolla (che sembra, appunto, un fiore) fritta in farina di ceci accompagnata da salsa tartara e fresca insalata di brassicacee con vinaigrette, i Soba, fatti a mano con dashi di rape e cavolo nero, e gli Gnocchetti di Madesimo, con sifone di patate alla cenere, grano saraceno croccante e salvia.
La giovane sommelier Miriam Canzi cura la piccola cantina dei vini (con 4-5 etichette fuori carta in continua rotazione) che ha il pregio di prestare attenzione ai piccoli produttori biologici e biodinamici, sia italiani che esteri. Un ristorante in cui potrete portare, senza problemi, anche i “carnivori”, sicuri che usciranno soddisfatti, sazi e divertiti
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giornalista professionista e professore di Antropologia del Cibo all’Università Iulm di Milano. Collabora con Fine Dining Lovers e altre testate del settore food. È stata nominata Chevalier de Champagne ed è stata per tre anni Responsabile della parte giornalistica food di Expo Milano 2015