Una delle fortune di questa insegna sul Naviglio Pavese, poco oltre la circonvallazione, è la bellezza del luogo in cui si trova, in particolare per il cortile tranquillo e arioso, in cui sostare con piacere per tutta la bella stagione, che sia per una colazione, un pranzo, un aperitivo o una cena: Distreat nasce infatti come progetto dinamico, grazie anche alla sinergia con l'agenzia di comunicazione Altavia di cui sono gli spazi, e questo rende facile e immediato sentirsi a proprio agio una volta varcato il cancello.
Due sale nella palazzina all'ingresso per il ristorante, l'ampio dehors, il piccolo bar. Qui si sono ritrovati Davide Aru e Guido Dossena per la sala, Federico Sordo e Andrea Tirelli per la cucina: una squadra solida che dai primi passi ha dimostrato di sapere esattamente cosa fare. Una cucina italiana contemporanea, di facile lettura e con una personalità chiara, in cui traspare la grande attenzione per la selezione dei fornitori delle materie prime, come da scuola Cesare Battisti, maestro di buona parte di questa compagine.
Il menu gioca su poche proposte, tre per categoria, in continua evoluzione in base alle disponibilità del mercato e dunque delle stagioni, in cui non mancano mai degli appigli ai confortanti evergreen, soprattutto raccolti nella piccola sezione Gli irriducibili del menu (il Risotto alla milanese, almeno una volta, va provato). Ma è bello anche lasciarsi conquistare da piccoli dettagli creativi, dai giochi di consistenze, dalle efficaci concentrazioni aromatiche, dalle presentazioni pulite, cromaticamente seducenti.
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Tavoli all’aperto
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giornalista milanese nato nel 1976, a 8 anni gli hanno regalato un disco di Springsteen e non si è più ripreso. Musica e gastronomia sono le sue passioni. Autore e conduttore di Radio Popolare dal 1997, dal 2014 nella redazione di Identità Golose.
Twitter @niccolovecchia