Noi che seguiamo con attenzione Takeshi Iwai da quando lavorava alla Cascina Guzzafame abbiamo esultato nell'apprendere - era il giugno 2020 - del suo approdo all'Aalto part of Iyo, fresca creatura di patron Claudio Liu. Perché era l'unione perfetta tra due grandi talenti nei rispettivi campi; il secondo, ossia il patron, già affermatissimo; il primo, lo chef, dalle enormi potenzialità evidenti a chi le sappia distinguere. La stella subito arrivata è stata la prevedibile, quasi scontata conseguenza di un incontro tra fuoriclasse.
Con gli alti e bassi di questi ultimi mesi è difficile tracciare un primo bilancio del matrimonio: ancor più di quanto già è stato fatto e proposto, ci incuriosiscono le prospettive, lo sviluppo del progetto quando le circostanze consentiranno di poter riprendere a lavorare, studiare, ricercare e ideare con maggiore tranquillità.
Però già la soddisfazione è stata enorme nell'assaggiare un grande piatto come Risotto aspro (mantecato in burro, parmigiano e acqua di pomodoro fermentato, con gemme di pino sotto sale, olio di pino e gelato di ostriche). O Scampi e semi (sono di basilico, passion fruit e pomodoro, con crema di pomodoro, fiori di sambuco sotto sale e olio di erbe di campo). O un vero e proprio piccolo capolavoro: Cannolicchi e asparagi, il mollusco solo sbollentato, l'asparago bianco fermentato, poi panna acida, boccioli di camomilla sotto sale, olio di fiore di tagete. Dolce, acido, floreale, vegetale, iodico: c'è tutto, in magistrale armonia.
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classe 1974, giornalista professionista, si è a lungo occupato soprattutto di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa esattamente l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta sui viaggi e sulla buona tavola. Caporedattore di identitagolose.it