Se avete problemi con un certo tipo di cervellotica visione del fine dining, Sine è il posto che fa per voi. Non perché Roberto Di Pinto, chef patron del locale nato a fine 2018 con l'idea (abbandonata) di farne un ristorante gastrocratico, sia uno da piatti scontati, anzi! Sedersi a uno degli eleganti tavoli del locale, tra i quali si aggira con professionale fare informale il maître Salvatore De Biase, diverte lo spirito e soddisfa le papille sin dal benvenuto, racconto e compendio della filosofia di un cuoco legato alle sue radici partenopee (fa capire tanto il bigné craquelin farcito di finto ragù napoletano su ricetta di mamma), e sostenuto da una solida visione internazionale di cui è testimone indiscussa l'ostrica al pisco sour omaggio a Virgilio Martinez, il cui gusto è spinto dal coriandolo fresco.
Oltre le tre strade tracciate da Di Pinto - dedicate ai ricordi, al classici contemporanei e all'evoluzione - alle quali si aggiunge la degustazione tailor made dello Chef's Table, si può scegliere dalla carta che, sottolinea lo chef, ancora una volta in controtendenza, non scomparirà: «Mi piace che gli ospiti tornino anche per due soli piatti».
giornalista catanese a Milano, classe 1966. «Vado in giro, incontro gente e racconto storie su Volevofareilgiornalista» e per una quantità di altre testate
+390258100910
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