Anna Barbina ha fondato l'offerta del suo locale sulla rivisitazione della tradizione, grazie alla grande capacità tecnica, unita a fantasia e concretezza. Tutto ciò grazie all'esperienza acquisita alla corte di uno chef di fama mondiale quale è Niko Romito e raffinata poi nella brigata di Antonia Klugmann.
La mano della chef è decisa e gentile nel cogliere i sapori legati al territorio. Molto intrigante l'interpretazione della Lingua di manzo servita con uva speziata, cipolline fermentate e cavolo nero; fermentazione che troviamo anche nella Gyoza di patate in tecia, brodo di capuccio e capuccio di Collina fermentato, piatto questo dai sapori orientali pur fondando su materie prime del luogo. A testimoniare le capacità della chef ci sono le "Varie azioni sulla zucca", dove la zucca viene proposta in carpione, infornata, marinata con una pasta prodotta con i suoi semi e una riduzione di gingerino.
L'ambiente à molto curato ed elegante, conservando una nota informale, e in sala c'è la mamma di Anna, Enza Beltrame, che si divide con l'attigua osteria, ma sempre pronta a consigliare gli abbinamenti con i vini.
La cantina è molto curata e fornita di etichette interessanti, sia di produttori regionale sia della vicina Slovenia e Croazia, a prezzi adeguati. Il servizio è preciso e sempre attento. Molto golosi i dolci come il Sorbetto all'uva fragola, con spuma di yougurt di capra, meringa e chiodi di garofano.
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Tavoli all’aperto
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per lungo tempo redattore del Messaggero Veneto, divide la sua passione tra gastronomia e aviazione, soprattutto le Frecce tricolori