Entrando nel ristorante si riceve l'impressione di essere in una vecchia osteria, in quanto nell'accurato restauro è stata mantenuta l'impronta caratteristica, con un enorme bancone di mescita; ma basta fare alcun passi e trovarsi in un ambiente elegante, raffinato e molto elegante nell'essenzialità. Ma a sorprendere è la capacità della giovane e promettente chef (Anna Barbina le cui iniziali sono racchiuse nell'insegna), che con grande leggiadria riesce a proporre piatti frutto della sperimentazione, senza perdere note e gusti.
Lo stile è preciso nella tecnica e nelle cotture, quanto armonico e confortevole nei gusti. Molte delle bottiglie della cantina, selezionate da Enza Beltrame, mamma della chef , sono vini naturali e rispettosi del ciclo della natura, ma anche in questo caso le contaminazioni tra diverse culture (tipiche del Friuli con influenze austriache e slovene) consente abbinamenti con etichette provenienti dalle vicine nazioni, con un giusto prezzo.
per lungo tempo redattore del Messaggero Veneto, divide la sua passione tra gastronomia e aviazione, soprattutto le Frecce tricolori
Tavoli all’aperto
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per lungo tempo redattore del Messaggero Veneto, divide la sua passione tra gastronomia e aviazione, soprattutto le Frecce tricolori