Sat Bains, classe 1971, due stelle Michelin, è nato e cresciuto a Nottingham. Qui, in un ex motel in periferia, gestisce con la moglie Amanda Restaurant & Rooms Sat Bains da quasi un ventennio. È un’oasi di pace: appena arrivati si prova una immediata sensazione di benessere. Si diventa subito consapevoli che si sta per fare un’esperienza culinaria di quelle che lasciano il segno, soprattutto se poi si riesce a prenotare un tavolo nella parte più intima della struttura, il Nucleus; qui i cuochi di turno si dedicano interamente ai clienti presenti.
I menu (solo degustazione, neanche cambi per allergie sono permessi) si evolvono attorno ai 5 gusti, individualmente introdotti da un mini assaggio apri pasto. Ognuno un gusto (salato, dolce, aspro, amaro, umami), abbinato ad un puntino colorato. Anche visivamente dunque, ci si prepara al sapore che prevarrà e ai toni in sottofondo di ogni pietanza: più forte un gusto, più grande la pallina corrispondente.
Nonostante sia una cucina piuttosto sofisticata – un petit four è un boccone di zucchero filato che nasconde un cubo di fudge dolce al curry verde tailandese – non ci sono tecniche troppo complicate, niente ingredienti che richiedano una ricerca sul web. Le presentazioni sono eleganti ma senza esagerazioni eccessive: un’anguilla del Lincolnshire è nobilitata da una generosa corona di tartufo del Perigord, ma anche accompagnata da rape e una deliziosa crema di funghi. Il bravissimo personale di sala mette a proprio agio i clienti; il caffè a tostatura artigianale preparato nella Chemex offre un chiudi pasto perfetto.
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Ristorante con camere
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napoletana residente a Londra da 24 anni, vacanziera subacquea con un debole per gli squali, è digital marketing manager di mestiere e foodie per passione
