Si parte da via Bellotti, per fare un salto in via Melzo, fino al Mercato Centrale di Milano. Ciò che può sembrare un itinerario non-sense, si traduce, in effetti, in un pellegrinaggio che di sensi, ne centra diversi. Di pala in tonda, di pane in focaccia, largo agli inconsueti lievitati di Crosta, di Simone Lombardi e Giovanni Mineo che, meno di un anno fa, lanciano l’avventura n.3, e al Mercato, innovano ancora. Così, dopo la pizza ripiegata in Porta Venezia (Crosta Lab), nella galleria di Centrale, entra in scena una pizza alla pala, tonda.
Ma è nella culla d’origine, in via Bellotti, che il mondo di Crosta prende vita, presentandosi in un valzer di fragranze e sofficezze, cortecce dorate e brune, antispasmodiche tanto è benefico l’incontro con le corde dell’umore: grano tenero e duro, segale, grani antichi, per pani destinati a durare, che, maturando, mutano in bontà. Deliziose brioche a colazione, torte da credenza, ma Crosta è soprattutto pizza. “Inconsueta”, dicevamo perché, parlando di tonda, nonostante l’ispirazione sia orientata a Napoli, la sfida di Crosta è realizzare una pizza gustosa e leggera con quelle farine che di consueto ritroviamo nella panificazione. L’impasto, con i suoi toni, lo dimostra, e alla sera è lavorato con lievito di birra; stessa massa, per le solopasta, che è meno pizza, e più pita con un ricco contorno, mentre a pranzo la pala è scrocchiarella, con base di lievito madre.
Ci piacciono i salumi, freschissimi, serviti accanto alla pizza e ci piace la versatilità che deriva da una sola madre, generatrice di talento e gusto: farina docet.
Tavoli all'aperto
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classe 1991. Irpina. Si laurea in Lingue e poi in Studi Internazionali, ma segue il cuore e nella New Forest (Regno Unito) nasce il suo amore per l'hospitality. Quello per il cibo è acceso da sempre. Dopo aver curato l'accoglienza di Identità Golose Milano, oggi è narratrice di sapori per Identità Golose. Isa viaggia, assaggia. Tiene vive le sue sensazioni attraverso le parole.