Marina Ravarotto saltella tra le pietre, dall'alto del Belvedere di Monte Urpinu che domina Cagliari. E ci indica: «Là è il Poetto, là il porto, qua sotto lo stagno di Molentargius, lì il castello...». Ha l'aria serena di chi si sente a casa e fa volentieri da cicerone a chi viene dal continente. Ma per lei la città è stata una conquista recente.
Classe 1981 dal volto sorridente e il fare gentile, già con Petza e Deidda, vi ha aperto l'11 dicembre 2017 il suo ristorante ChiaroScuro: bella sfida che arricchisce la scena gastronomica del capoluogo di una nuova insegna giovane - fenomeno molto fertile ultimamente - eppure in perfetto equilibrio con le proprie radici. Vi propone infatti una cucina barbaricina in chiave moderna - lei è originaria di Nuoro - con un menu che è un omaggio a Grazia Deledda.
L'impegno è importante: rendere "metropolitana", contemporanea, una tradizione antica e rurale, fatta di sapori intensi e pieni. Lei percorre la stretta via con equilibrio, intelligenza e quel poco di incoscienza che è funzionale all'impresa: sgrassando dove è possibile, iniettando armonia e tocchi di raffinatezza, senza perdere mai di vista il modello di riferimento. «Qualche anno fa iniziai a camminare da sola, sperimentando responsabilità, grande impegno ma soprattutto la possibilità di esprimermi in maniera autonoma. Ed eccoci qui, oggi, dove per la prima volta posso dare libero sfogo a ogni mio desiderio. Cercando di stupirvi e accontentarvi in quello che spero potrà essere un bellissimo piccolo viaggio gastronomico all'interno della mia terra, la Barbagia», parole sue.
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classe 1974, giornalista professionista, si è a lungo occupato soprattutto di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa esattamente l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta sui viaggi e sulla buona tavola. Caporedattore di identitagolose.it