Fare la spesa, cucinare e mangiare può essere un atto politico. Certamente sì, se a scendere in campo sono Micha Schäfer & Billy Wagner, chef d'origini svizzere il primo, esuberante manager, il secondo. Ristorante decisamente controcorrente, questo: un'isola con cucina centrale dove chi sfornella è anche "cameriere", per servire e presentare le ricette ai clienti, che siedono sul lungo bancone perimetrale, sguardo rivolto alla brigata in opera e divieto di usare cellulari e fotografare i piatti.
L'esperienza si vive, si respira, si assapora e, semmai, si racconta alla vecchia maniera: parole, ricordi, consigli. Non ci sono tavoli, le distanze si annullano e il menu di 10 portate gioca su pochi ingredienti, uno, due, al massimo, col risultato di una cucina contemporanea tedesca che stupisce e conquista e che traduce nel piatto l'idea del Taste the Region, la regione estesa di Berlino, al massimo non oltre il land del Palatinato. Al bando limoni, tonno e ingredienti alloctoni per concentrarsi invece sul territorio e su un network di produttori selezionati. Una scelta di sostenibilità che è anche molto berlinese.
giornalista, fotografo, comunicatore. collabora con le principali testate di viaggi, enogastronomia, turismo (anche sportivo) e di ristorazione
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