Si potrebbe rimanere ore ad ascoltare Gennaro D’Ignazio, a sentirlo raccontare dei suoi sogni giovanili di diventare enologo e di come la vita prenda poi vie parallele fino a condurci a traguardi inaspettati. Spiega come un tempo, a Roseto degli Abruzzi, la cucina “nobile” fosse quella di terra, dei grandi timballi, dei sughi, dei fritti e della carne. Eppure lui ha saputo andare contro corrente e scegliere il mare. E quello che più di vent’anni fa poteva sembrare un azzardo si è trasformato, invece, in un grande successo.
Chef autodidatta, Gennaro ha saputo imparare, strada facendo, le tecniche di pesca migliori per ogni tipologia di pesce o mollusco, e i metodi all’avanguardia per gestire e conservare la freschezza della materia prima che sceglie personalmente e con grande cura al mercato ittico in piena notte, al rientro dei pescherecci. La cucina della Vecchia Marina è sincera come il sorriso e la passione dell’uomo che ne narra la storia, è un autentico inno all’Adriatico.
Nessun manierismo, solo semplicità, esaltazione del pescato. È tradizione spogliata di ogni aspetto rustico, fino a diventare elegante. Sembrerebbe troppo per una trattoria, eppure sono questi gli ingredienti che ne hanno sancito il grande successo di pubblico. Il ristorante, infatti, è sempre pieno, e spesso è quasi difficile trovare posto in questo luogo diventato ormai un’istituzione a livello regionale. Che si ordini un crudo, uno scampone al rosmarino, un primo o un guazzetto è impossibile non sentirsi pienamente appagati da una delle cucine più genuine del litorale abruzzese.
+390858931170
Tavoli all’aperto
+393471102849
articolo a cura degli autori Identità Golose