In quella che è stata capitale della cultura 2019, Matera, in un’antica grotta di tufo, lo chef Vitantonio Lombardo ha ricavato il suo ristorante omonimo. Di origini pugliesi, dopo numerose esperienze di rilievo tra cui quelle al fianco di Paolo Teverini e Gianfranco Vissani, nel 2018 decide di aprire il suo ristorante, assecondando una esigenza autoriale che incontra immediatamente il favore di pubblico e critica.
Cuoco poliedrico e di talento, Lombardo interpreta la tradizione servendosi di eterogenee e moderne chiavi di lettura. I suoi piatti denotano padronanza della tecnica ed eleganza, per una cucina che mostra l’attaccamento dello chef alle materie prime secondo un istinto che arriva da lontano, dalle sue origini e, più precisamente, dai genitori e dalla nonna, contadini. Così, nel piatto "mi è caduto l’uovo nell’orto" le sue radici e i suoi sapori nativi sono centrati, e concentrati, nel piatto. Particolari certamente, poi, le sue citazioni, che sono più simili a tributi, come accade nella Pizza in black, dedica al piatto Black is black dell’amico Davide Scabin (che ritroviamo presso Scabin QB, al mercato centrale di Torino).
La sala, dall’atmosfera monacale e mistica grazie alla pietra a vista, è curata da Donato Addesso, maître sensibile e professionale che, con passione e dedizione, svela storie, ingredienti e aneddoti di memoria storica locale.
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folli amanti dell’alta cucina, in totale sono una ventina, sempre alla ricerca di emozioni. La causa? Un’irresistibile Passione Gourmet