È un laboratorio quello che Patrick Ricci ha nel tempo sistemato a San Mauro, sulle rive del Po, a qualche chilometro da Torino. Un laboratorio in cui sperimentare nuove tecniche, nuovi impasti per trasformare il piatto più emblematico della cucina italiana, la pizza. Pizzeria come luogo di sperimentazione, dove il cliente assaggia la conclusione di un lungo processo. Questo è Patrick Ricci e questo è il suo locale.
Giusto non chiamarlo pizzeria, vista la volontà del suo patron di dare al cliente la tranquillità che si percepisce in un ristorante, e di conseguenza cercare di renderne somigliante anche l'aspetto. I tavoli sono distanziati ed elegantemente apparecchiati. Il servizio è attento e abbondante in premure e spiegazioni. La pizza va gustata con la giusta calma, lontani dal frastuono delle pizzerie più frequentate. Solo così si può apprezzarne il gusto e il lavoro che rimane lì dentro.
Il menu è fisso e studiato per ottimizzare gli accostamenti di gusti ed esaltare la base e non solo la sua decorazione. Gli ingredienti sono minimali, non quelli celebrati in molte pizzerie moderne, ma quelli che danno il giusto equilibrio e ne esaltano il sapore finale. Da questa stessa filosofia si realizzano le sue ricette: dalla semplice pizza al pomodoro, a quella con tonno a crudo e cipolle, fino alla farcitura con pulled pork e salsa bbq, in tradizione molto americana. La pizza rimane in tavola sempre e si modifica sino al dolce, perchè per Patrick si va avanti così, con "un’evoluzione continua che stabilisce e porta avanti nuove idee.”
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pensa che il giorno sia felice solo quando scopre un nuovo ristorante dove si mangia bene. Gastronomo per passione, abitante della combattiva Valle Susa, nel tempo che resta si occupa di politiche di welfare e di innovazione sociale