A casa di Alberto Mori si viene per stare bene, per rilassarsi coccolati da una cucina identitaria, che gioca la carta di una materia prima di ottima qualità, fresca, possibilmente del territorio, lavorata quel minimo che serva a caratterizzare i piatti e valorizzare l'insieme. Anche il locale, caldo e accogliente, sui toni pastello, con decorazioni di fiori e peperoncini, a tratteggiare una natura accogliete e creativa come la cucina dello chef, che ridisegna i sapori della memoria con una materia prima superlativa.
Continua la riflessione dello chef in chiave di sostenibilità, con un approccio bio ai piatti (scelta già compiuta nella carta vini, molto personale e attenta a selezionare etichette d'Oltralpe, ma anche del territorio, con una sensibilità particolare ai vini naturali). I piatti del 2022 hanno un marcatore costante: un taglio di carne o un pesce di qualità top a cui affiancare un vegetale di stagione che non svolga una parte da comprimario, ma al contrario tenga testa alla componente proteica.
Tutto in evoluzione quindi il menu, con qualche classico sempre presente come la Battuta di Neanderthal, o la Pizzetta di Baccalà con crema di peperone bruciato, burrata e basilico. Tra le specialità i piatti a base di pecora Brogna della Lessinia che si trasforma nella Pancia farcita arrosto, nel Bao ripieno di frattaglie e nel ragù ottenuto dalle cosce che condisce, ad esempio, un goloso risotto.
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Tavoli all'aperto
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giornalista professionista e professore di Antropologia del Cibo all’Università Iulm di Milano. Collabora con Fine Dining Lovers e altre testate del settore food. È stata nominata Chevalier de Champagne ed è stata per tre anni Responsabile della parte giornalistica food di Expo Milano 2015